Dotata di una sensibilità e di uno sguardo poetico, Samantha Casella è stata tra le protagoniste dell'ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Dotata di una sensibilità e di uno sguardo poetico, Samantha Casella è stata tra le protagoniste dell'ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Regista sensibile e raffinata, Samantha Casella il suo “Santa Guerra” è stato accolto con grande calore durante l’ultima Mostra internazionale del Cinema di Venezia.
Santa Guerra travels between modern theatrical experiences and silver screen presentations bringing unique and hybrid experiences, incorporating elements of both traditional movie-making and modern theater style, creating an immersive and captivating experience for audiences.
Although the incoherent narrative keeps it open to multiple interpretations, there are several clues in the film leading to one explanation of the woman’s trauma.
“Santa guerra" alla 79esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è riuscito a spiazzare la critica al punto di ricevere paragoni con pellicole di registi del calibro di David Lynch.
Samantha Casella definisce Santa Guerra “suo figlio”. Un film surreale, onirico, coraggioso, spiazzante, che esplora un universo femminile che ha preso forma insime a Eugenia Costantini.
Samantha Casella, regista pluripremiata e protagonista di un'attività febbrile ispirata da Bergman, Lynch e Dostoevskij. "Nei miei lavori ci sono paure, desideri, esperienze di vita".
In "Santa Guerra" Samantha Casella affronta la storia intima e introspettiva di una donna che deve superare un gravissimo lutto: la perdita di un figlio.
Santa Guerra è un film che non ammette paragoni, tanto intimo quanto onirico. È un film doloroso, anzi è un film “sul” dolore umano, un film che pulsa di emozioni interiori e in cui ciascuno può riconoscersi.
Samantha ci regala un film-flusso fatto di visioni, sogni, intuizioni, ragionamenti, fughe, ritorni. Un'opera nel senso più profondo e completo del termine, e il tutto con poche voci, poche parole, assolutamente intense.